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celtic
Utente Junior




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Inserito il - 30 maggio 2010 : 00:57:20  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di celtic Invia a celtic un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
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Sul punto di vista dei "vecchi" c'è qualcosa di scritto da poter visionare?



Sì, vai a http://www.assobiologi.it/?page_id=52 c'è tutto il programma coi curricula.




Edgardo è male: vogliono togliere il biologo nutrizionista dal settore medico e ridurlo ad una specie di "economo dietista laureato".
Il disastro.
Prevenzione, alimenti di prezzo abbordabile, ma cosa siamo?
Per i laboratoristi organizzano corsi di diagnostica di laboratorio e i nutrizionisti a consigliare gli alimenti che costano poco?
Già che ci siamo perchè non le ricette.
Allora meglio i "pazzi furiosi". Meglio perdere la nutrizione che ridurla a questo.
I nostri "clienti" sono per l'80% affetti da patologie, se passa questa linea andiamo a lavorare nelle beauty farm.
Che schifo.
Voto gli esaltati. Non ci sono alternative.
Perso per perso meglio perdere la nutrizione disintegrati dai medici che rinunciarci in questo modo.
Troppo comodo: pare che i laboratoristi incrementino le loro competenze in campo clinico a scapito dei nutrizionisti.
Votiamo i nuovi, votiamo d'Anna.
Quello che leggo non è quello che avevo inteso parlando con l la collega Rogai e non è nemmono parente della "linea Landi".
Comunque è la linea che si sente ai congressi: prevenzione, benessere, ristorazione. Ma neanche per idea.
Mon credo neanche sia realizzabile: la valutazione dei bisogni nutritivi ha lo stesso valore delle analisi di laboratorio (rif. legge 1967) come possono pensare i laboratoristi di poter, da una parte incrementare le competenze cliniche in laboratorio e dall'altrra ridurre i nutrizionisti a consulenti del benessere.
Posso essere un "medico" in laboratorio e un "pirla" in studio?
Tenendo conto che quasi tutti i clienti ti mostrano per prima cosa gli esami del sangue?
Questa non è la linea di Landi, questa è regalare la "nutrizione che conta" ai medici.
Voto il gruppo D'Anna. Perso per perso è la scelta migliore.
Edgardo: iniziamo ad autotassarci, perchè la vedo dura per i nutrizionisti. Il programma "Calcatelli" (Assobiologi) svende i nutrizionisti. Meglio gli altri. Non c'è scelta. E autotassazione per pagare un legale per difenderci.
Cosa diciamo ai nostri clienti affetti da patologie? Non vi seguiamo più perchè ci occupiamo di ristorazione?
Voto i nuovi.



Scusa celtic ma se condo te ha senso studiare 5 piu 4 anni (laurea in biologia piu specializzazione) solo per "suggerire" o "consigliare" alimenti..I dietisti possono fare le stesse cose in 3 anni..Gl'esami chimici come osmolarità, glicemia non servono al nutrizionista?




Gli esami servono? Sì. E infatti li interpretiamo. Ma non sono essenziali.
I dietisti, a norma di legge, hanno competenze scientifiche di carattere generale (anche in ambito nutrizionale) per cui, a rigore. dovrebbero elaborare la dieta prescritta dal medico.Il medico scrive (prescive): "doeta per reflusso gastroesofageo" e il dietista esegue.
La stessa tipologia di rapporto che c'è con con i tecnici di laboratorio.
Il biologo invece elabora la dieta in autonomia essendo in possesso di una formazione di livello avanzato per l'esercizio di attività di elevata qualificazione in ambiti specifici” — rif. D.M. 22 ottobre 2004, n. 270, art. 3 — comma 6-). Come ribadito dal parere css Dicembre 2009.
I dietisti dipendono dal medioo (o dal biologo nutrizionista, per quanto gli roda) i biologi nutrizionisti no (e questo rode ad alcuni medici - una mjnoranza -).
A me basterebbe che l'onb facesse nulla. Sono a posto così, grazie.
La diagnosi lascio che la faccia il medico (sono buono, glielo concedo).
Se passa la linea ssobiologi con chi lavoriamo: con le ragazzine che vogliono perdere i chili per infilarsi il tanga micrometrico?
Comunque im merito alla tua domanda: se non cambia nulla vale la pena, perchè il biologo ha aperte le potre dell'utilizzo di pratiche che incrementino lo stato di salute, riequilibrando l'omeostasi corporea (come ho cercato di spiegare sopra).L'approccio del medico è focalizzato sulal malattia. E' totalmente diverso da quello del biologo. Le persone vengono da noi anche perchè non siamo medici.
Ti cito l'esempio di prima: I ruoli di biologo e medico SONO DIVERSI, il primo agisce su “ciò che funziona” per farlo funzionare meglio il secondo agisce sulla malattia.
Se al mio studio afferisce un soggetto ipotiroideo consiglierò; consumo di pesci di mare (ricchi in iodio – componente di triiodotironina e tiroxina -, sale iodato con moderazione, restrizione di alimenti ricchi in glucosinolati, consumo di 150 kcal/giorno in attività fisica aerobica a media intensità, consumo di acqua (almeno 1500 ml – 2000 ml al giorno, esclusa quella utilizzata per integrare le perdite dovute all’attività fisica). Tutte azioni che non sono finalizzate a curare l’ipotiroidismo ma a favorire la funzionalità tiroidea e a incrementare il metabolismo.

Questa è la differenza metodologica tra biologo e medico. Ed è presente in tutte le nazioni euorpee (e in USA).
Paradossalmente, con i nuovi standard formativi i biologi "nuovo ordinamento" avrebbero la formazione necessaria a svolgere questo ruolo appieno, e invece "ricopiano i medici". I biologi della vecchia guardia "fuggono". La vedo dura.
Un collega una volta mi disse: "medicina ti apre le porte ma ti chiude la mente", "biologia ti apre la mente ma ti chiude le porte".
Qui le porte le chiude, a doppia mandata, l'assobiologi.



Perdonami ma mi sembri molto contraddittorio..Sinceramente non riesco a capire la tua opinione ma il difetto è mio.
Secondo me parli da medico (e non ci sarebbe nulla di male..).




E la stessa differenza di approccio che c'è tra un laureato in scienze motorie e un fisioterapista.
Un laureato in scienze motorie elabora un piano di attività fisica per un soggetto con ipertonia spastica. Ovviamente ne migliora le condizioni cliniche (lo stato di salute). E' un intervento medico? No.
Altrimenti tutte le lauree che hanno a che fare con la salute della persona dovrebbo afferire alla facoltà di medicina.
Tutti medici.
Questa formazione interdisciplinare già è stata recepita dall'università, tanto che esiste una lauuea specialistica in scienze motorie diretta proprio a soggetti con disabilità.
Tornando all'esempio del soggetto ipotiroideo io ti lascio volentieri: la valutazione della terapia farmacologica, la palpazione tiroidea, l'interpretazione dell'esame ecografico.
Io gli riduco le brasicaceae (cavoli e compagnia ricchi in glucosinolati), gli redigo un piano di attività fisica di una attività aerobica di 150 minuti a media intensità la settimana (o la metà ad alta intensità - va bene anche camminare -). gli spiego come si misura la media intensità (scala di Borg, talk test, ecc.) e gli faccio delle tabelline in cui lui ogni dieci sedute migliora (evito che l'attività fisica a media intensità divenga a bassa intensità in conseguenza del fisiologico adattamento dell'organismo), gli calcolo la quantità di pesce di mare da mangiare, gli indico la quantità di acqua da bere in corso di attività fisica (la sensazione di sete insorge quando la disidratazione raggiunge il 3%, il calo del rendimento muscolare si ha quando la disidratazione è del 2%, se gli evito la sete ne aumento la resa muscolare e quindi il metabolismo con conseguente contrasto all'ipotiroidismo), calcolo, a mano, il fabbisogno calorico giornaliero di modo da impedire di redigere diete eccessivamene ipoccaloriche che ne ridurrebbero il metabolismo, peggiorando l'ipotiroidismo (per questo evito trattamenti basati esclusivamente sulla restrizione calorica in ipotiroidei: se hanno un ipotiroidismo subclinico rischio di portarli all'eutirox).
Queste cose, di solito, non le fa il medico. Anche perchè per farle ci vuole una conoscenza mista (botanica, chimica, medicina).
Altrimenti diventiamo tutti medici per non fare i medici.
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celtic
Utente Junior




179 Messaggi

Inserito il - 30 maggio 2010 : 03:17:10  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di celtic Invia a celtic un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
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Messaggio inserito da Edgardo

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Sul punto di vista dei "vecchi" c'è qualcosa di scritto da poter visionare?



Sì, vai a http://www.assobiologi.it/?page_id=52 c'è tutto il programma coi curricula.




Nel campo della nutrizione operano una serie di figure professionali che sono rappresentate da

- professionisti della salute come medici e dietisti (la qualità dell’offerta sta nell’ambito del sistema terapeutico)

- professionisti dell’alimentazione come il Biologo Nutrizionista (la qualità dell’offerta è legata alla conoscenza della nutrizione, degli alimenti, della loro funzionalità e dell’evoluzione dell’offerta alimentare
)( Il biologo nutrizionista non viene inserito tra i professionisti della salute ma nei generici "professionisti dell'alimentazione"

L’enorme bagaglio culturale della scienza moderna rende impossibile l’azione efficace di professionisti che non siano stati formati in modo specifico per affrontare temi specifici.

La nutrizione non è una materia nella quale si possa improvvisare e non è questa una materia nella quale le competenze si possano inventare dall’oggi al domani, né ottenerle riconvertendo operatori di altri settori, anche perché i campi di attività del Biologo Nutrizionista spaziano dal privato

al pubblico, dalla ricerca all’Industria
Si dà alla figura del nutrizionista una dimensione ampia, ambigua e aspecifica.

Ecco perché si intende:

- curare particolarmente i rapporti con il Ministero della Giustizia, con le Università ed il Ministero competente (MIUR) al fine di rendere più fattiva ed efficace la realizzazione di strategie per il raggiungimento di obiettivi quali :

#9830; la modifica dell’Esame di Stato inadeguato alla situazione attuale (poco professionalizzante)
; la settorializzazione dell’Albo per macro-aree di professionalità (con particolare riguardo all’area della Nutrizione, vista la peculiarità della professione di Biologo Nutrizionista) Bisogna capire chi decide chi entra e chi esce, la cosa mi piace poco

- curare particolarmente i rapporti con l’Università ed in particolare con la facoltà di Scienze ed il corso di Laurea in Scienze Biologiche al fine di ottenere una preparazione più adeguata ai compiti che il Biologo Nutrizionista, professionista dell’alimentazione,che deve essere messo in grado, con la conoscenza della nutrizione, degli alimenti e della loro funzionalità, di fornire un supporto nutrizionale ed elaborare diete alimentari vicine alla realtà, tali da valorizzare i cibi di buona qualità, con un prezzo abbordabile, nel rispetto delle abitudini alimentari (non si fa minimamente cenno alla dieta in accertate condizioni fisiopatologiche)

- curare particolarmente i rapporti con il Ministero della Salute al fine di intervenire nella definizione di una corretta politica di prevenzione generalizzata sul territorio che preveda la partecipazione anche del Biologo Nutrizionista, le cui potenzialità del in questo settore non sono, a tutt’oggi, ancora pienamente espresse (parrebbe solo prevenzione primaria: la fanno tutti, anche il macellaio che rimuove il grasso dalla fettina prima di venderla, troppo poco per una laurea magistrale e un esame di stato)
Bisogna rilevare, inoltre, che nel settore della Sanità Pubblica, in più di 40 anni ben pochi sono stati i concorsi per dirigente Biologo nei servizi di dietologia, mentre solo alcuni Biologi hanno trovato posto nei SIAN, strutture che lavorano nel campo della prevenzione.

- sviluppare i rapporti con le Industrie del “settore salute” e del settore agroalimentare: ci si rende facilmente conto di quale importanza assumano l’integrazione alimentare, la produzione alimentare e, quindi, l’alimentazione, quali elementi strutturanti dell’identità individuale e collettiva
((è più un settore da teconologo alimentare che da nutrizionista).

- sviluppare i rapporti con i mass-media che possono aumentare la visibilità della figura del BiologoNutrizionista e del suo contributo di informazioni e conoscenze: ciò, anche, nell’intento di stimolare un’efficace educazione alimentare, che tenga conto della mentalità e della cultura del cittadino e della
società di oggi
(l'educazione alimentare la fa chiunque, troppo poco per una laurea magistrale e una abilitazione statale)

- Curare momenti istituzionali di aggiornamento ed aggregazione quale propulsore per la stesura dei piani di formazione permanente(ECM) per la figura di Biologo Nutrizionista per la validazione degli eventi proposti dalle Delegazioni per il monitoraggio della loro efficacia Insomma, senza volerci contrapporre a nessun altra categoria professionale ((troppa paura)), siamo convinti che, nella sfera di nostra competenza ((quale è la sfera di competenza?)), siamo in grado di dare un contributo non sostituibile, fidando nel fatto che, nel campo dell’alimentazione, i Biologi Nutrizionisti sono pronti ad assumersi le responsabilità che loro competono (il problema è che non le definite) per affrontare, insieme ad altre categorie professionali (troppa paura), le sfide che il futuro ci impone.

Non si ha il coraggio di scrivere semplicemente:
il biologo nutrizionista elabora diete finalizzate alla regolazione dell'omeostasi, all'ottimizzazione dei processi fisiologici ed all'implemento dello stato di salute sia in soggetti sani che in soggetti affetti da patologie, in quest'ultimo caso la patologia è diagnosticata da un medico.


Per non pestare i piedi a nessuno (nemmeno ai dietisti - 3 anni di università, conoscenze scientifiche di carattere generale) dannno una definizione troppo generica di nutrizionista (dal tecnologo al consulente alimentare) e soprattutto non puntualizzano che il biologo nutrizionista elabora diete sia in soggetti sani che malati in autonomia professionale (nel caso di soggetti malati la diagnosi è preventivamente attuata dal medico)

Questa linea ci porterebbe, in poco tempo, all'estromissione dal campo della nutrizione in studio sul malato, anche a vantaggio dei dietisti.

Che sia D'Anna.


Mi spiace per i Colleghi dell'Assobiologi ma non mi sono fatto 10 anni di università per disquisire relativamente alle tagliatelle di nonna Pina alla prova del cuoco: mamma che buon profumino/dammi un assaggino che non ce la faccio più/perchè sono un nutrizionista/io scolo la pasta e la condisco col ragù.

L'assobiologi scrive come se fossimo gli ultimi arrivati in nutrizione, "scusate, noi consigliamo gli alimenti, parliamo dei cibi, ogni tanto qualche dieta, ma dovesse dare fastidio smettiamo subito, non guardateci di traverso che prendiam paura". Non citano nulla relativamente alla dieta in accertate condizioni fisiopatologiche, addirittura non inseriscono il nutrizionista tra i professionisti del settore sanitario (rilasciamo ricevuta sanitaria, e i corsi ecm? Quelli il pretesto per farceli fare lo troveranno visto che portano soldi - "E Ce Magno"-). A questo punto dopo 40 anni? E hanno anche la faccia di bronzo di scrivere che "la figura del biologo nutrizionista è definita". Porca troia. Ma i medici pensano davvero che noi dopo 5 o 10 anni di università accetteremmo di ridurci a questo passivamente? Io parlando con esponenti dell'Assobiologi avevo capito tutto altro (mantenimento delle posizioni del Prof Landi). Qui diventiamo i vice di Bissani.
Autotassiamoci, altro che sottosezione dell'ordine..... Magari gestite da scuole di specializzazione tipo di quella di Siena che ha in organico membri dell'Assobiologi - e ancora fora schei -.

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celtic
Utente Junior




179 Messaggi

Inserito il - 30 maggio 2010 : 09:48:08  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di celtic Invia a celtic un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Parlando seriamente, ovvero come parlerei a dei colleghi in via ufficiale.
Il documento assobiologi è assolutamente sconvolgente.
Mi riferisco alle prime righe:
Nel campo della nutrizione operano una serie di figure professionali che sono rappresentate da

- professionisti della salute come medici e dietisti (la qualità dell’offerta sta nell’ambito del sistema terapeutico)

- professionisti dell’alimentazione come il Biologo Nutrizionista


L'Assobiologi esclude dai Professionisti del settore Sanitario il Biologo Nutrizionista.
Io sono un biologo nutrizionista e negli ultimi 17 anni di vita mi sono sottoposto, in ottemperanza alla legislazione italiana, ad una formazione medica (dall'internato di laurea presso un Dipartimento dell'Università di Medicina e Chirurgia dell'Università degli Studi di Udine, al Tirocinio PROFESSIONALIZZANTE attuato nel Policlinico Universitario di Udine, a seguire con la specializzazione in Microbiologia e Virologia, sempre alla Facoltà di Medicina e Chirurgia - uno dei primi dati, quando presente, di cui il "cliente" mi mette a conoscenza, quando afferisce al mio studio, è costituito dalle analisi di laboratorio, che valuto al fine dell'effettuazione del trattamento nutrizionale, con particolare riferimento a: lipidemia, glicemia, uricemia, transaminasi, emocromo) e poi con i Corsi inseriti nel Programma di Educazione Continua in Medicina. Almeno due persone che afferiscono al mio studio sono affette da patologie a rischio vita, il 90% dei miei "clienti" è affetto da malattia. Alcuni sono madri o parenti di medici. Ho una collaborazione professionale con un centro medico polispecialistico, inquadrato come Professionista Sanitario Rilascio ricevuta sanitaria.
E l'Assobiologi afferma che la mia attività di nutrizionista non è relativa al settore sanitario? Che io sarei una sorta di "abusivo"?.
Non voglio nemmeno entrare in tutte le "contraddizioni legislative" relative a tale affermazione, tanto sono indignato. stupito, disgustato.
In merito a chi votare credo non vi siano dubbi. I candidati D'Anna, "senza se e senza ma".
Invierò una mail ai colleghi scusandomi per avergli inviato una falsa affermazione: da un colloquo con un membro del gruppo "Assobiologi" avevo inteso un mantenimento della linea che fu del Dottor Landi in relaizione all'attività di Biologo Nutrizionista.
Evidentemente ho capito male. Esattamente come aveva capito male il mio avvocato dopo un colloquio con un esponente di vertice dell'Assobiologi. Fraintendimento che quasi mi costò una azione disciplinare. Evidentemente ora non vi possono più essere dubbi. Ho provveduto a stampare la pagina dell'Assobiologi. Perchè ritengo violi il Codice Deontologico di Biologo (artt. 25 e 27).
A norma dell'art. 28 dovrei segnalare il documento dell'Assobiologi al Consiglio dell'Ordine, ma sarebbe come segnalarlo all'Assobiologi.
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Hyo
Utente Junior



148 Messaggi

Inserito il - 30 maggio 2010 : 12:35:04  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Hyo Invia a Hyo un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Quindi il biologo sarebbe un professionista dell'alimentazione e non della salute ma deve partecipare agli ecm?
l'ipotesi naturopata si fa sempre più concreta...
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celtic
Utente Junior




179 Messaggi

Inserito il - 30 maggio 2010 : 13:20:47  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di celtic Invia a celtic un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Citazione:
Messaggio inserito da Hyo

Quindi il biologo sarebbe un professionista dell'alimentazione e non della salute ma deve partecipare agli ecm?
l'ipotesi naturopata si fa sempre più concreta...



Detto senza scherzare:
1) cosa ho studiato a fare e cosa stanno studianado a fare molti studenti?

2) Il documento dell'assobiologi non ha alcun valore legale ma stupisce venga da una associaizoione del possibile (e probabile) prossimo presidente onb: dottor Calcatelli.

3) Gli ecm probabilmente non sarebbero tolti perchè è stata mantenuta la prevenzione primaria.

4) Non si capisce come si possa uscire dal settore sanitario nella nutrizione e mantenerlo nel settore laboratorio.

5) I biologi nutrizioisti non sarebbero passivi nel caso usciesse un documento analogo con timbro e firma: denunceremmo il collega per violazione del codine deontologico.

6) Ci autotasseremmo e ricorreremmo in sede extraordinistiche.

Non vi è nessuna norma che riduca l'attività del biologo nutrizionista come indicato dalla assobiologi.
Tantomeno il parere css (che ribadisce la liceità del biologo ad elaborare diete in accertate condizioni fisiopatologiche). Ovviamente l'accertata condizione fisiopatologica è la cartella clinica o cadremmo nel ridicolo di dover rimandare il soggetto al medico per farsi rileggere la cartella clinica stessa.

La mia formazione è analoga a quella di molti colleghi e credo che nessuno di noi butterebbe nello sciacquone venti anni di formazione (e di vita) senza proferire parola.

Più che di naturopatia credo sia urgente un auto tassazione per agire per vie legali contro chiunque metta in dubbio le nostre competenze (compresi eventuali colleghi).

Siamo veramente al grottesco.

Non mi risulta nemmeno i medici auspichino una simile situazione. Si rirtoverebbero centinaia di carrampani biologi alle facoltà di medicina e un sacco di persone diventare medico per forza (senza sentire nessuna attitudine in tal senso). Comunque mi denuncino: "Dottor Celtic, lei ha osato effettuare una valutazione dei bisogni nutritivi ed energetici, come da legge istitutiva, con soli 10 anni di università". Merito come minimo l'ergastolo.

Io continuo a svolgere la mia attività tranquillamente e poi vedremo.

I segnali sono inquietanti e spprattutto desolanti perchè dimostrano nessun rispetto per le persone: nè per i nostri "clienti", nè per migliaia di persone che stanno studiano per niente, nè per la collettività tutta che sta sostenendo corsi di laurea inutili.
Nessuno può ragionevolmente sostenere la necessità di un corso di laurea (e tantomeno di una abilitaizne statale) per attuare la prevenzione primaria (la cui attuazione non potrà mai essere esclusiva, dal ristoratore che non sovrafrigge le patatine - prevenzione primaria dell'aterosclerosi - all'insegnante che spiega in classe i danni del fumo da sigaretta),
Analogamente non si può richiedere una laurea per i consigli alimentari, arriveremmo al paradosso che una cameriera di ristorante sarebbe denunciabile nel caso indichi un pasto anzichè l'altro.
Intanto i biologi stanno studiano fisiopatologia, fisologia, endocrinologia, farmacologia... per quale motivo?
E' una situazione di uno squallore senza pari.
Forse solo lo squallore di tale situazione è maggiore della sua gravità (che rimane senza pari).

Se prima "studiavamo 100" per fare "10", adesso studieremmo 100 per "fare" lo zero assoluto: ti presento le nuove matricole di scienze biologiche: http://www.youtube.com/watch?v=ljiMEpW98SU

Ovviamente non è ammissibile che accadono fatti del genere, che fanno il paio con la lettera Barone e con quanto si sussurra nei congressi.
Sull'attività di nutrizionista le persone costruiscono il progetto di vita, non è possibile che percorsi di studio così lunghi e regolamentati (due lauree, abilitazione, talora specializzazione, pareri css, dercreti e decretini) siano messi in dubbio a giorni alterni.

E' vergognoso. Stiamo pagando almeno 1500 euro/anno all'onb per essere presi in giro.
Mettiamone 500 ciascuno e mandiano in via Icilio un avvocato stile "terminator" e che sia finita. Sia fatta chiarezza in modo definitivo. E se qualcuno li possiede renda pubblici gli organigrammi onb ed enpab, perchè sarebbe motivo di profonda riflessione scoprire che, con assoluto merito, la figlia o la nuora del tal consigliere è assunta a 5000 euro/mese mentre noi siamo "presi in giro" con tariffe di 30 - 40 euro a visita.
Basta. Non è più questione di essere biologi è questione di tutela della dignintà personale.
Denunciamo per diffamazione se sono colleghi denunciamo due volte.



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Edgardo
Nuovo Arrivato

Prov.: VT
Città: Vetralla


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Inserito il - 31 maggio 2010 : 17:13:40  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Edgardo Invia a Edgardo un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
E' possibile contattare D'Anna, riporto il messaggio da Facebook:

" Vincenzo D'Anna Colleghi, Buongiorno,
mi sono iscritto al Gruppo "Biologi italiani, diamo ai BIOLOGI quel che è dei BIOLOGI" per dare a ciascuno degli iscritti l'opportunità di potermi contattare, anche nella veste di Parlamentare, per le necessità di interventi volti alla migliore tutela dei Biologi. Parimenti offrò l'opportunità, e l...a rivendico per me stesso, a chiunque lo desideri di poter interloquire sulla questione che riguarda l'Ordine dei Biologi. Una questione che merita di essere opportunamente divulgata e sottratta sia allo sviamento delle informazioni e dell'accertamento della verità sia alla minimalizzazione dei fatti per quello che si appalesano essere. Saluto e ringrazio Vincenzo Piscopo che per primo (ancorchè unico) mi ha salutato come primo Parlamentare Biologo. In ogni caso eccoci."
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Edgardo
Nuovo Arrivato

Prov.: VT
Città: Vetralla


52 Messaggi

Inserito il - 01 giugno 2010 : 19:19:22  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Edgardo Invia a Edgardo un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Qualcosa si sta muovendo: http://www.informabiologi.it/010610_piscopo.pdf

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Emily85
Utente Junior



177 Messaggi

Inserito il - 02 giugno 2010 : 09:43:11  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Emily85 Invia a Emily85 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
i medici possono fare troppo e le altre figure professionali possono fare troppo poco! riusciremo a cambiare questo sistema in italia? avete ragione che dopo 10 anni di università vi ritrovate comunque dei paletti assurdi in un campo che vi compete appieno e ritrovarvi a fare appunto i camerieri dei medici, questa cosa non è ammissibile! e non solo con i biologi
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Giuliano652
Moderatore

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Prov.: Brescia


6940 Messaggi

Inserito il - 02 giugno 2010 : 09:59:37  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Giuliano652 Invia a Giuliano652 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
emily si sta parlando di biologi, piantala con la tua fissa sui medici. Non hai mai parlato d'altro in vita tua? Piantala.

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Link utili alla professione:
FAQ su nutrizione e dietistica
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Emily85
Utente Junior



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Inserito il - 02 giugno 2010 : 10:13:37  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Emily85 Invia a Emily85 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
guarda che stanno parlando anche dei medici!perchè neghi l'evidenza? devo riportare tutte le volte che i medici in questa discussione sono stati nominati? no son troppe! e poi sto parlando di biologi anche io
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Giuliano652
Moderatore

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Prov.: Brescia


6940 Messaggi

Inserito il - 02 giugno 2010 : 10:18:53  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Giuliano652 Invia a Giuliano652 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
no emily, sei tu che vedi polemiche con i medici dappertutto, ti invito ancora una volta a smetterla. Nominare i medici è una cosa, polemizzare con la loro figura è un'altra: qui si parla della figura del biologo e del suo ruolo nella sanità, non del potere medico. Se l'hai capito bene, se non l'hai capito sappi che cancellerò ogni tuo altro messaggio a riguardo.

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Emily85
Utente Junior



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Inserito il - 02 giugno 2010 : 10:49:54  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Emily85 Invia a Emily85 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Citazione:

-I medici se la legarono al dito (“la prescrizione è atto medico”) e chiesero il parere al Consiglio Superiore di Sanità (il parere del Dicembre 2009, pubblicato su “Biologi italiani” Febbraio 2010, pag. 4 e seguenti. Non abbiamo perso l’autonomia professionale per un pelo: se ci si fosse limitati al parere di cui alla lettera a) noi avremmo dovuto inviare il soggetto dal medico prima di potergli elaborare una dieta. Per fortuna c’è anche il punto di cui alla lettera b).
Parrebbe che il Dottor Calcatelli (e i “vecchi” Biologi) non volessero si utilizzasse il termine prescrizione.


nessuno vuole fare il medico o il "medico dei poveri", semplicemente c'è dipendenza dal medico fintanto che non si possono chiedere esami di laboratorio.



E non parliamo del fatto che anche l'ostetrico, nonostante l'ira dei medici, oggi prescrive analisi cliniche perchè tal cosa è necessaria al suo lavoro, e non per questo l'ostetrico è mezzo medico.

Esempio: arriva un soggetto ipotiroideo, il biologo prescrive: glicemia, colesterolemia. uricemia. La persona dice: "dottore sono 6 mesi che non faccio il TSH, mi mette dentro anche quello?", tu cosa gli dici: "no, non posso, quello deve prescriverlo il suo medico", allora la persona:
1) ha la dimostrazione pratica che il biologo è ridotto a un "medico dei poveri".

Aldilà delle posizioni dell'ordine noi studiamo tanto quanto un medico (o di più) per svolgere un numero di competenze (in abito sanitario) assolutamente irrisorio rispetto a qwelle del medico, e i medici lo sanno.

Tu dici che le analisi non servono, quindi lasciamo la bella prassi di dipendenza dove il biologo chiede al medico di prescriverle. Ma non parlare di autonomia perchè mentre dici una cosa poi dici l'opposto.

Il partire "in quarta" senza una base di conoscenze appropriate ritengo ci porterebbe al disastro (alcuni medici non aspettano altro).


Io ho visto quanto studiano i medici (perchè gli facevamo anche lezione). Iniziano a parlare di clinica dal primo minuto, della prima lezione del primo giorno si fanno anni di "cliniche".
Vogliamo fare i medici? Dobbiamo rivedere la laurea perchè ci vuole il reparto e la CLINICA.
Il dottor Monaco non ha alcuna formazione medica.
E vuole andare contro i medici?


Volete fare i medici: andate a farvi selezionare alla facoltà di medicina, io lo ho fatto, tu?

Se volete fare i medici dovete accettare la selezione fatta dai medici, a casa dei medici. E poi vedrai che nessun medico ti rompe le palle.Per fare consulenza genetica i notri colleghi si fanno 4 anni di specializzazione.
Arrivate voi e spaccate il mondo?
Ma va, là,


In Germania, dove non esiste il monopolio della pratica medica, il naturopata, riconosciuto grazie ad una Legge del 1939 può liberamente praticare alcune attività mediche tra cui la richiesta di analisi cliniche. Anche in Irlanda, UK, Francia e la maggior parte dei paesi europei è così per loro e per altre professioni non mediche.

(P.S. colgo l'occasione di dire che il nostro stato come sempre privilegia la facoltà di medicina...hanno chiuse scuole di specializzazioni in altre facoltà che erano interessanti...


Porca troia. Ma i medici pensano davvero che noi dopo 5 o 10 anni di università accetteremmo di ridurci a questo passivamente?







allora, devo essere presa in giro ancora per molto? da cosi fastidio chiamare le cose col proprio nome? ammettilo chiaramente che non ho la stessa libertà di parola degli altri
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Giuliano652
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Inserito il - 02 giugno 2010 : 11:01:08  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Giuliano652 Invia a Giuliano652 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Evidentemente devi essere presa in giro ancora per molto. Celtic si lamenta del fatto che il nostro ordine non fa nulla, non del potere medico. Sei libera di pensarla come vuoi, ma tu sei l'unica che è riuscita ad andare OT anche in un thread lamentoso come questo. Ora, saresti così gentile da mettere da parte la tua acredine e tornare al discorso "elezioni ONB, parere css, linee guida biologo nutrizionista"? Grazie.

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Emily85
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Inserito il - 03 giugno 2010 : 10:57:46  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Emily85 Invia a Emily85 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
allora se posso dire la mia, non è ammissibile che un biologo nutrizionista che ha fatto 10 anni di università non possa avere la sua autonomia professionale, ne prescrivere analisi cliniche che permetterebbero di elaborare la dieta nella maniera più corretta possibile, con questo impedimento è come se considerassero il lavoro del biologo nutrizionista inutile e poco serio e quindi nella dieta può scriverci quel che vuole che tanto non ha nessun valore ufficiale, per me il problema è che ci sono ordini professionali che si espandono a dismisura e vanno a schiacciare gli altri, cosi poi da ritrovarci mille paletti e considerazione zero
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Giuliano652
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Inserito il - 03 giugno 2010 : 13:27:53  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Giuliano652 Invia a Giuliano652 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Citazione:
Messaggio inserito da Emily85

per me il problema è che ci sono ordini professionali che si espandono a dismisura e vanno a schiacciare gli altri, cosi poi da ritrovarci mille paletti e considerazione zero



E' il nostro ordine che purtroppo fino ad ora si è disinteressato della questione, a tutto vantaggio degli altri

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celtic
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Inserito il - 03 giugno 2010 : 13:36:16  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di celtic Invia a celtic un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Citazione:
Messaggio inserito da Emily85

allora se posso dire la mia, non è ammissibile che un biologo nutrizionista che ha fatto 10 anni di università non possa avere la sua autonomia professionale, ne prescrivere analisi cliniche che permetterebbero di elaborare la dieta nella maniera più corretta possibile, con questo impedimento è come se considerassero il lavoro del biologo nutrizionista inutile e poco serio e quindi nella dieta può scriverci quel che vuole che tanto non ha nessun valore ufficiale, per me il problema è che ci sono ordini professionali che si espandono a dismisura e vanno a schiacciare gli altri, cosi poi da ritrovarci mille paletti e considerazione zero



Gli psicologi hanno ottenuto quello che è giusto (l'inserimento tra le professioni sanitarie) i biologi no. Pur avendo una formazione biomedica maggiore.
Il problema sono i passi indietro dell'ordine: l'assobiologi non colloca i nutrizionisti tra i professionisti competenti relativamente all'alimentazione di ambito medico (in "spregio" della legge istitutiva).
Il 90% dei biologi nutrizionisti ha in trattamento persone malate (anche patologie banalissime come la sindrome premestruale o dislipidemie - associeate a una grossissima percentuale di soggetti in eccesso ponderale -).
La poszione dell'assobiologi mette in dubbio le competenze professionali del biologo nutrizionista e avvalora l'impressione che il biologo sia una sorta di intruso nel settore nutrizionale, tanto che scappa alla prima "scoreggina" delle dietiste. Dietiste che, tanto per fornire un dato, fino a venti anni fa (cioò dopo ventanni che i biologi nutrizionisti avevano cominciato a lavorare) si qualificavano con un diploma di scuola superiore.
Non è accettabile essere in tale condizione con un percorso di studi che prevede una laurea magistrale ed un esame di stato (ma che per molti di noi è stato ancora più lungo).
Un "profilo (s)professionalizzante del genere è accettabile per persone che abbiano qualifiche professionali in "bioterapia della banda del buco", acquisita via fad nella scuola serale di Bicinicco.

Ancora meno accettabile è far sprecare la vita alle persone (iniziamo a chiamare i fatti per ciò che sono) facendoli studiare per anni discipline che non potranno trattare.
Una persona, tantomeno un professionista, non può lavorare con il perenne terrore che al primo rutto del presidendte dell'ordine dei medici non potrà più fare diete (ovvero non potrà più svolgere il lavoro per il quale ha studiato e con il quale vive).
Una cosa del genere è assolutamente inaccettabile. Anche a livello sociale: chi ha studiato una vita (anche a spese della collettività -le università sono pubbliche) deve poter lavorare in pace.
Se non si è in grado di garantire questo (che parrebbe una cosa ovvia), biologia va chiusa, l'ordine va abolito e si saprà che chi vuole fare il nutrizionista deve essere un medico. Fine.
Non è accettabile (né sostenibile economicamente) vedersi messi in duscussione tutti i giorni dal nostro stesso ordine. O vedere la nostra professione totalmente snaturata (rif. profilo professionale del nutrizionista proposto da assobiologi) in conseguenza di un parere css.
Lo stato italiano (e le sue istituizioni compreso onb) non sono riusctie a definire la professione di nutrizionista:
1) si vergognino tutti. Bestie.
2) Risarciscano quelli che hanno studiato una vita per fare un *****.
Perchè per diventare un economo dietista non serve la laurea, tanto meno una abilitazione o specializzazione.
Si assumano le loro responsabilità.
Vigliacchi, maledetti.

Comunque l'attuale posizione del biologo nutrizionista è chiara (legilazione alla mano): studia uno sproposito (5 anni come minimo) per fare una dieta e la formazione medica gli serve per due motivi:
a) elaborare una dieta che tenga conto delle condizioni fisiopatologiche (accertate da un medico).
b) Inviare il soggetto dal medico in caso di alterazioni significative; se io invio un soggetto al medico perchè è affetto da Sindrome di Gilbert copro di ridicolo me e la categoria e spavento una persona per nulla (oltre a far sprecare tempo a un medico di famiglia che ha attività ben più importanti da svolgere). Chiaro che devo sapere cosa è la sindrome di Gilbert e quali sono le alterazioni di laboratorio ad essa associate, e anche i "sintomi". Quando ho detto a un cliente, "Guardi la sua bilirubina è alterata ma è un semplice deficit enzimatico su base genetica che al massimo può darle ittero (generalmente con colorazione gialla della sclerotica oculare - che ingiallisce prima della pelle o delle mucose) in caso di attività fisica intensa (per l'incremento dell'emocateresi)", mi ha semplicemente detto "sapevo che non era nulla di preoccupante, non sapevo si chiamasse sindrome di Gilbert, adesso ho capito perchè dopo gli allenamenti intensi mi ingialliscono gli occhi". Dovevo mandarlo dal medico che scrivesse "hai la sindrome di Gilbert". Ma non diciamo str***ate.
Se mando dal medico tutte le donne per le quali sospetto la sindrome premesturale gli intaso lo studio.
Direi di non perderci in cazzate. Il problema è il nostro ordine di pusillanimi: si vota per i candidati che si oppongono all'assobiologi, perchè studiare 10 anni (di cui 5 alla facoltà di medicina) per fare il cuoco non mi pare il caso.
A che mi ha chiesto se valga la pena studiare così tanto per fare così poco rispondo che medicina è un altro mondo: è ferite, mutilazioni, oligofrenie, patologie degnerative, persone che muoiono o restano menomate. Un altro mondo rispetto alla formazione medica necessaria ad elaborare una dieta in persone che hanno delle patolocie.
Il problema di biologia è uno: solo alcuni laureati in biologia hanno una formazione medica (ls in biologia sanitaria e pochi altri) e l'attività di nutrizionista può essere svolta anche da colleghi laureati in biologia ambientale (che non hanno alcuna conoscenza medica).
La soluzione è semplicemente quella di obbligare i biologi che non hanno una formazione medica a integrarla in tal senso per poter svolgere l'attività di nutrizionista (visto che elaboriamo diete su persone malate). Non certo quella di ripiegare su un generico "esperto di alimentazione" che nulla ha a che fare con i nutriizonisti ed è invece molto affine ai cuochi e ai ristoratori.
O ai laureati in scienza dell'alimentazione (che non possono fare diete). Comunque se non hai una formazione medica il nutrizionista non lo fai perchè il cliente capisce che non sai un ***** e se ne va. Se quando ti mostra un prick test strabuzzi gli occhi ti fa "ciao ciao con la manima" e tanti saluti a soreta.
I laureati in biologia sanitaria che fanno i nutrizionisti hanno studiato fin troppo per fare una dieta. Questo è pacifico. Gli specialisti (mi riferisco alla specializzazione alla facoltà di medicina) sono quasi dei masochisti (studiano 9 o 10 anni per fare una dieta): chi volete che gli rompa i didimi?
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Hyo
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Inserito il - 20 giugno 2010 : 12:39:40  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Hyo Invia a Hyo un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Citazione:
Dopo lettura di quanto riportato nel vostro programma, con particolare riferimento alla figura del Biologo Nutrizionista “Diffondere la conoscenza della qualifica professionale del Biologo Nutrizionista, della sua autonomia e delle sue competenze ed attività inerenti la valutazione
dello stato nutrizionale, la prescrizione e la elaborazione della dieta IN CONDIZIONI SIA FISIOLOGICHE CHE PATOLOGICHE ACCERTATE”


Riprendo il discorso dal 3D chiuso..

Celtic, è possibile che qui ci sia stato un misunderstanding nella lettura?

Io l'ho letta come:
Il biologo può autonomamente prescrivere ed elaborare diete in:
- condizioni fisiologiche,
- condizioni patologiche accertate.

(il plurale "accertate" è riferito a patologiche non a fisiologiche)
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Giuliano652
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Inserito il - 20 giugno 2010 : 13:03:56  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Giuliano652 Invia a Giuliano652 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Citazione:
Messaggio inserito da Hyo

Citazione:
Dopo lettura di quanto riportato nel vostro programma, con particolare riferimento alla figura del Biologo Nutrizionista “Diffondere la conoscenza della qualifica professionale del Biologo Nutrizionista, della sua autonomia e delle sue competenze ed attività inerenti la valutazione
dello stato nutrizionale, la prescrizione e la elaborazione della dieta IN CONDIZIONI SIA FISIOLOGICHE CHE PATOLOGICHE ACCERTATE”


Riprendo il discorso dal 3D chiuso..

Celtic, è possibile che qui ci sia stato un misunderstanding nella lettura?

Io l'ho letta come:
Il biologo può autonomamente prescrivere ed elaborare diete in:
- condizioni fisiologiche,
- condizioni patologiche accertate.

(il plurale "accertate" è riferito a patologiche non a fisiologiche)



Anche secondo me è così

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hellas
Utente Junior



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Inserito il - 20 giugno 2010 : 13:06:31  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di hellas Invia a hellas un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Non è votabile nemmeno il "gruppo d'Anna" stante quanto riportato nel loro "manifesto programmatico": http://www.molecularlab.it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=18624

In merito alla possibilità di associare all'attività di nutrizionista biologo quella di naturopata va detto che le linee guida elaborate nel 2009, riportano che il biologo non può associare il titolo di nutrizionista a quella di naturopata in quanto non regolamentato.
Qui qualche perplessità la ho, in quanto;
1) il master è un valore con titolo legale (si riporta la dicituara in "nome della legge"), La Sapienza ha attivato un master in naturopatia.

2) La normativa italiana consente di svolgere diverse attività contemporaneamente (previa apertura di sotto codici di partita iva).

Probabilmente il significato della linea guida è quello di non associare alla qualifica di biologo nutrizionista qualifiche di dubbio o indefinito valore che con possono certo comprendere master in naturopatiam, attivati dalla Facoltà di Medicina e Chirurgia (con relativo valore legale).

Inoltre molti colleghi emiliani (essendo San Marino sede di diversi istituti di formazione in naturopatia) si qualificano anche come naturopati.

Se l'ordine diventa rroppo rigido rischia di perdere i biologi nutrizionisti (che escono dall'ordine e aprono partita iva da naturopati - risparmiando, come minimo 2000 euro/anno).

Nella stessa linea guida si vieta di associare il titolo di Biologo Nutrizionista a quello di etologo alimentare, "qualifica" priva di qualunque valore, rilasciata da un corso in nutrizione umana, nemmeno accreditato ecm, che vedeva come relatore un Collega Biologo.

E' chiaro che non si possono mettere sullo steso piano un master con valore legale e una "qualifica" quale quella di etologo alimetnare.

Mi auguro che al prossimo convegno, relativo alle linee guida, in programma ad Ottobre si specifichi come Master Universitari in naturopatia (o qualifiche in naturopatia rilasciate da altri Enti Istituzionali, quali le Regioni - che tra l'altro attivano anche i corsi di "specializzazione" per i medici di base -) possano essere associati al titolo di Biologo Nutrizionista (visto che, ripeto, si tratta di titoli con valore legale, rilasciati dalle stesse università che rilasciano la laurea in Biologia o, comunque, da Enti Istituzionali quali le Regioni) mentre permanga il divieto di associare, alla Professione di Nutrizionista, la qualifica di naturopata rilasciata da enti non istituzionali (le molte scuole serali prive di qualunque riconoscimento istitutuzionale.
E' assurdo che lo stato rilasci ai laureati in scienze biologiche master in naturopatia che non possono essere utilizzati professionalmente.
Ed é evidente che "di sola dieta non si campa", anche tenendo conto che un trattamento nutrizionale finalizzaro al calo ponderale deve basarsi su almeno 3 pilastri: indicazioni nutrizionali, attività fisica, indicazioni comportamentali.
E un trattamento basato sulla mera restrizione calorica, ad esempio, in un soggetto eutiroido, o ipotiroideo, peggiora la funzionalità della tiroide stessa (in conseguenza del calo metabolico).
Inoltre il parere css del 2009 ha ribasdito la competenza del Biologo ad agire nel settore dello svilupppo dello stato di salute, settore in cui rientra a pieno titolo anche la naturopatia.

O l'Ordine si rende conto che un Biologo Nutrizionista non può economicamente sostenere le spese della Professione tramite la sola elaborazione di diete o rischia di diventare l'Ordine con meno iscritti d'Italia.
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Hyo
Utente Junior



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Inserito il - 30 giugno 2010 : 14:33:56  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Hyo Invia a Hyo un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Citazione:

- professionisti della salute come medici e dietisti (la qualità dell’offerta sta nell’ambito del sistema terapeutico)

- professionisti dell’alimentazione come il Biologo Nutrizionista

L'Assobiologi esclude dai Professionisti del settore Sanitario il Biologo Nutrizionista.



Giusto per gettare un po' di carne al fuoco, perchè mi sto annoiando...
ho visto su internet che gli "operatori del benessere" hanno un codice di attività loro e addirittura un sindacato.
Se la linea di condotta diventa quella di cui si è discusso, io mi cancello dall'ordine e do i soldi all'INPS piuttosto che all'ENPAB (che mi sta chiedendo soldi per i mesi in cui non avevo neanche cominciato a lavorare..)
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Giuliano652
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Inserito il - 30 giugno 2010 : 15:07:24  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Giuliano652 Invia a Giuliano652 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Citazione:
Messaggio inserito da Hyo

..
ho visto su internet che gli "operatori del benessere" hanno un codice di attività loro e addirittura un sindacato.



Interessante...

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hellas
Utente Junior



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Inserito il - 30 giugno 2010 : 22:04:52  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di hellas Invia a hellas un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Citazione:
Messaggio inserito da Hyo

Citazione:

- professionisti della salute come medici e dietisti (la qualità dell’offerta sta nell’ambito del sistema terapeutico)

- professionisti dell’alimentazione come il Biologo Nutrizionista

L'Assobiologi esclude dai Professionisti del settore Sanitario il Biologo Nutrizionista.



Giusto per gettare un po' di carne al fuoco, perchè mi sto annoiando...
ho visto su internet che gli "operatori del benessere" hanno un codice di attività loro e addirittura un sindacato.
Se la linea di condotta diventa quella di cui si è discusso, io mi cancello dall'ordine e do i soldi all'INPS piuttosto che all'ENPAB (che mi sta chiedendo soldi per i mesi in cui non avevo neanche cominciato a lavorare..)



Fino a dieci anni fa i nutrizionisti erano pochissimi. Fino a ventanni fa si contavano sulla punta delle dita, la maggior parte dei biologi lavorava in ospedale (anche come tecnico di laboratorio) o insegnava.
Adesso i laboratori sono sempre meno (e basta 1 biologo che firmi, per il resto si va avanti con tecnici di laboratorio o periti chimici), l'insegnamento è saturo.
Risultato i biologi nutrizionisti sono cresciuti in maniera esponenziale.
L'ordine è rimasto quasi fermo a ventanni fa (una eccezione è la conferenza fao e la recente craazione di una commissione per la nutrizione in seno all'onb).
La linea d'Antonio mantiene l'autonomia professionale del biologo (ovviamente): sia in accordo alla legge istitutiva che al parere css del 12 2009 ma lo tiene fuori dalla sanità e lo qualifica come esperto in alimentazione in grado di elaborare diete che incrementino lo stato di salute (fatta salva la realizzazione di diete per soggetti malati - purché la diagnosi sia stata fatta da un medico=.
Questa linea terrà il biologo nutrizionista fuori dalla sanità, concretamente ciò significa:
- niente borse di studio per gli specializzandi biologi (attualmente il medico specializzando è retribuito perchè, oltre a studiare, fa assistenza al malato);
- il divieto a utilizzare tutta una serie di dispositivi che possono essere utilizzati da appartenenti alle professioni sanitarie.
- I nostri "clienti" continueranno a non poter scaricare la ricevuta sanitaria delle nostre prestazioni. Non tutti lo sanno ma la nostra ricevuta sanitaria non è scaricabile dal cliente (a differenza di quella, identica, rilasciata dal medico).
I motivi sono:
1) la categoria del biologo nutrizionista non è inserita nell'elenco delle professioni per cui è previsto lo "scarico", ci sono dietisti, fisioterapisti, se non ricordo male i chiropratici ma non i biologi nutrizionisti.
2) Attentione: il fisioterapista emette una ricevuta sanitaria che è scaricabile dal paziente SOLO SE ALLEGATA ALLA PRESCRIZIONE MEDICA. Se io vado a farmi fare un massaggio da un fisioterapista, senza che tale intervento mi sia stato prescritto dal medico, non posso scaricare la ricevuta sanitaria rilasciata dal fisioterapista.
Se valesse lo stesso principio il biologo nutrizionista rilascerebbe una ricebuta scaricabile dal cliente solo se la dieta fosse prescritta dal medico ma ciò sarebbe contrario al codice deontologico (art. 7 difesa dell'autonomia) è all'ovvio principio per il quale l'attività di un laureato magistrale non può dipendere da quella di un altro laureato.
Meglio che il biologo contiuni a operare nel settore della salute (rilascio di ricevuta saniraria) ma non in quello terapeutico ("incremento dello stato di salute", NON dieto terapia).
Il principio di fondo è che lo stato riconosce sgravi fiscali per interventi con finalità TERAPEUTICHE (e la necessità di una terapia può essere decisa solo dal medico), non per interventi generici che hanno come oggetto la salute.
Ovviamente parrebbe giusto che tutti gli interventi che hanno come oggetto la salute fossero scaricabili da un punto di vista fiscale.

La linea d'Antonio è criticabile ma:
- mantiene l'autonomia professionale del biologo e lo definisce come detto sopra (professionista che: a) può elaborare diete per soggetti malati - purchè la malattia sia stata diagnosticata da un medico-, attua, IN AUTONOMIA PROFESSIONALE - parere css 2009 - interventi che che, pur non avendo finalità terapeutiche, INCREMENTANO LO STATO DI SALUTE)
Le critiche alle posizioni onb riguardano il non rendersi conto che con dieta e integratori non si arriva a fine mese, per cui sarebbe giusto aprire spazi ai biologi in tutte le pratiche che hanno come oggetto l'incrmento dello stato di salute (non è un caso che molti colleghi siano anche naturopati).
Invece la linea guida prevede il divieto di associare il titolo di biologo a quello di naturopata.
A Genova delle dietiste applicano la cavitazione, a meno che non siano abusive significa che hanno acquisito la qualifica professionale di estetista (e se lo hanno fatto e perchè si sono rese conto che con la sola dieta non si campa).
L'ordine sta definendo i nutriizionisti quando, sul mervato, la sola dieta è già superata e le persone richiedono interventi multipli (dieta e attivita' fisica, dieta e pratiche naturopatiche, dieta e tratamenti estetici). Solo una persona che non ha mai lavorato in proprio può pensare che il problema si risolva associandosi (nutrizionsta ed estetista o nutrizionista e naturopata) non è fattible nè da un punto di vista fiscale, nè da un punto di vista organizzativo, nè da nessun altro punto di vista.
La linea guida dell'onb prevede che il titolo di estetista non sia associabile a quello di biologo (perchè è una qualifica di rango inferiore=), sapete perchè alcune biologhe hanno acquisito la qualifica di estetiste? Mon certo per fare le cerette o togliere duroni ma per poter utilizzare dispositivi (compresi quelli per ginnastica estetica0, assegnati per legge alle estetiste).
Sapete cosa vuol dire avere un cliente che torna in studio 3 volte la settimana per 1 ora su un attrezzo di ginnastica estetica? Significa quadruplicare i guadagni (che per un biologo sono comunque bassi).
In Friuli un estetista per togliere un durone prende 30 euro a nero, lavora 15 minuti e a fine intervento ha finito. Io prendo 40 euro per un controllo (in chiaro). la visita dura un'ora, devo tenere conto di cartelle cliniche, esami di laboratorio, indici glicemici, ecc., ecc. Inoltre, quando la persona lascia lo studio, solitamente modifico il trattamento, come cconcordato in studio e lo invio via mali. Risultato: lavoro non retribuito.
L'ordine evidentemente "se ne frega" di questa realtà.
Da notare che l'apparecchio per endermologia utilizzato da un medico estetico differisce da quello utiizzato da un estetista perchè ha programmi per interventi terapeutici (esempio trattamento di cicatrici), ma quando un medico lo utilizza su una persona sana usa gli stessi programmi presenti nell'apparecchio per endermologia per estetista.
L'ordine mi ricorda i miei professori all'università che rifiutavano di ricevere incarichi da aziende perchè l'università deve restare pura e "guadanare è peccato". Risultato: i signori professori continuavano a ricevere il loro stipendio, gli allievi interni continuavano a lavorare gratis.
Come è quel motto a Roma? "Fare i froci con il culo degli altri"?.

D'altronde la linea d'Anna è amche peggiore di quella di D'Antonio, quando scirvono che si impegnano a "difendere l'autonomia del biologo relativamente alla prescrizione di diete in accertate condizioni fisiologiche e patologiche" ( = quando arriva una persona in studio e mi richiede una dieta io dovrei dirgli: "vada dal medico, che le dirà se è malata o sana, solo dopo io potrò prescrivere la dieta" = passare per coglione e smettere di lavorare) in un colpo solo riescono a:
- violare il codice deontologico del biologo (art- 7 relativo all'autonomia professionale):
- violare la legge istitutiva(che prevede, all'articolo 3, lettera b, che il biologo è competente a valutare i bisogni nutritivi ed energetici dell'uomo, non a "valutare i bisogni nutritivi ed energetici dell'uomo previa visita medica").
- A dare del coglione a tutti i loro colleghi (che da anni, nel pieno rispetto della legge, mandano il soggetto dal medico solo nel caso lo ritengano opportuno, assumendosene la responsabilità):
- ridurre il biologo nutrizionista a laureato dello stesso livello del dietista (il dietista elabora le diete prescritte dal medico, la "finezza" del poter prescrivere la dieta PREVIA VISITA MEDICA, sostanzialmente conta zero: la persona capisce che il biologo per lavorare ha bisogno del medico = il biologo è meno capace del medico).
- Scrivere un assurdo "difendere l'autnomia del biologo a elaborare diete previa visita medica" come dire "difendere l'autnomia dell'operaio a lavorare come ordinato dal "padrone" o "ti ordino di disobbedirmi" o "sono astemio e bevo vino" o "mia sorella è vergine ma fa la puttana".
Ma c***o, c***o, c***o, questo è il nuovo che avanza?
Si può votare chi sostiene una linea del genere? A rigore andrebbero tutti segnalati all'ordine nazionale dei biologi per violazione dell'art. 7 del codice deontologico.
Quello che in molti si domandano è come sia possibile che a concorrere per le cariche di rapprensentanza dell'onb siano persone che non conoscono il codice deontologico (o decidono di violarlo pubblicamente?).
Su oltre 50 000 biologi.....
vanno riviste le regole di ammisisone all'elezione delle cariche all'onb.
Perchè non è possibile che praticamente non ci sia scelta (i rappresentanti del gruppo d'Anna sono comunque degli "scissionisti" del gruppu Calcatelli a dimostraizone che di fatto manca il ricambio e il sistema è chiuso).
Come è possibile che arrivino a candidarsi colleghi che violano pubblicamente il codice deontologico e propongono tale violazione come "punto di merito" nel programma?
Candidiamo direttamente del Toma.............




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Giuliano652
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Inserito il - 30 giugno 2010 : 22:49:29  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Giuliano652 Invia a Giuliano652 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Sicuro? Io sul manifesto di informabiologi leggo

Citazione:

Diffondere la conoscenza della qualifica professionale del Biologo Nutrizionista, della sua autonomia e delle sue competenze ed attività inerenti la valutazione dello stato nutrizionale, la prescrizione e la elaborazione della dieta in condizioni sia fisiologiche che patologiche accertate.



Io non leggo "in accertate condizioni fisiologiche e patologiche" come scrivi, piuttosto credo che vada interpretata in modo diverso quella frase, ovvero: sia in condizioni fisiologiche che patologiche accertate, né più né meno di quello che chiedi tu, ovvero il poter dare una dieta sia ad una persona sana che a una persona con una patologia, che comunque non siamo noi a dover diagnosticare, senza la supervisione di alcuno.

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hellas
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Inserito il - 01 luglio 2010 : 07:05:43  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di hellas Invia a hellas un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Citazione:
Messaggio inserito da Giuliano652

Sicuro? Io sul manifesto di informabiologi leggo

Citazione:

Diffondere la conoscenza della qualifica professionale del Biologo Nutrizionista, della sua autonomia e delle sue competenze ed attività inerenti la valutazione dello stato nutrizionale, la prescrizione e la elaborazione della dieta in condizioni sia fisiologiche che patologiche accertate.



Io non leggo "in accertate condizioni fisiologiche e patologiche" come scrivi, piuttosto credo che vada interpretata in modo diverso quella frase, ovvero: sia in condizioni fisiologiche che patologiche accertate, né più né meno di quello che chiedi tu, ovvero il poter dare una dieta sia ad una persona sana che a una persona con una patologia, che comunque non siamo noi a dover diagnosticare, senza la supervisione di alcuno.



Io lo leggo chiaramente sulla lettera che mi è stata inviata a casa.
La dieta in condizioni fisiopatologiche accertate è già prevista e ha il significato che intedi tu.
La dieta in condizioni fisiologiche accertate equivale a "devi mandare la persona dal medico per potergli fare la dieta", con tutte le violanzioni di cui sopra.
Allego la lettera che mi è arrivata a casa in cui si legge quello che scrivo sopra.
Nota: purtroppo non riesco a caricare il file scansionato.
Comunque la lettera è di "biologi per il rinnovamento".



Immagine:

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Hyo
Utente Junior



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Inserito il - 01 luglio 2010 : 09:09:37  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Hyo Invia a Hyo un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Sinceramente anche a me sembra strana la lettura che hai dato a quella frase (leggendo gli interventi di RiccardoMonaco tutto avrei pensato meno che volesse mandare i nostri clienti preventivamente da un medico).
Se così fosse quale autonomia vorrebbero difendere?
Non si possono chiedere chiarimenti direttamente a loro?


P.S. Ho letto ora il file, non mi sembra si parti di accertate condizioni fisiologiche.
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